Tratto da un libretto di una dozzina di pagine intestato: Parrocchia S. Maria del Principio - Torre del Greco. Stampa G. Trampetti - Napoli, in cui non vengono citatiautore e data.Con l’erezione a Parrocchia della Chiesa di S. M. del Principio il giorno 8 Maggio 1936, per volontà del nuovo Parroco Rev. Giuseppe Liguori e con la con la collaborazione del Rev. Gnofrio Mazza fu costituita il giorno 8 Maggio 1937 1’Associazione Giovanile di A. C. intitolata ” Loreto Starace ”. La Presidenza Centrale con deliberazione del 1 Gennaio 1938 ammise la suddetta Associazione nella Gioventù Italiana di Azione Cattolica. Il primo presidente fu il giovane Ciro Cirillo che si distinse nella direzione di molteplici attività, con cui i primi soci animatori si rivelarono apostoli laboriosi. Negli anni 1938, 1939 e 40 fu organizzata una squadra sportiva che conquisto molteplici vittorie, tante da essere considerata una delle migliori squadre della Città. Con la presidenza del giovane studente nautico Michele Iuliano la sede dal palazzo n. 96 in Via Vittorio Emanuele passo in un nuovo locale più bello e più attrezzato nella medesima Via n. 94. In questo periodo, il più burrascoso e nello stesso tempo il più attivo, vide come presidente negli anni 1942, 1943, 1944 il giovane studente in legge Armandino Maglione. Quest’anni furono anni di ansie, di limitate attività di sacrifici, furono anni di guerra. Partirono nostri giovani soci per il fronte; andarono via altri con le proprie famiglie sfollate in zone meno pericolose e quei pochi che restarono limitarono le loro attività alla Messa sociale e alla Cultura Religiosa sotto la guida solerte del giovane Assistente P. Onofrio Mazza, a cui si aggiunge come vice il seminarista studente in Teologia Don Salvatore Maglione. Furono organizzate gite, fu formato un gruppo di piccoli cantori e di chierichetti, ad ogni buon aspirante fu affidato un soldato col compito di pregare per lui e mettersi in corrispondenza. I1 13 Settembre 1943 un sanguinoso bombardamento vide distrutta la sede col sacrificio del bidello Zio Natale, dei giovani Gaglione e D’Orlando, mentre altri due il vice Presidente Mario Maglione e il fratello capo gruppo Raffaele morivano in un vicino ricovero. Altri cinque soci seppelliti dalle macerie della Associazione si salvarono miracolosamente col subitaneo intervento dei soccorritori. Inizia da questo doloroso giorno il calvario della Loreto Starace. Giovani e ragazzi sbandati senza sede, soci dirigenti preoccupati dello sfasciamento della Associazione, bombardamenti continui, giorni senza cibo e senza acqua, giorni di pianto e di dolore. Il 1 ottobre 1943 con la occupazione delle truppe americane ritornò il sereno, si ricominciò a vivere e a sperare. Bisognava trovare subito una nuova sede, per cui il Parroco Liguori con la collaborazione dell’Assistente e del Presidente Maglione decise di occupare, provvisoriamente la sede dell’officina della Scuola Marittima attigua alla Chiesa Parrocchiale; L’anno 1944 fu un anno duro di lavoro sia materiale per la sistemazione di detto locale rovinato dai bombardamenti e sia organizzativo per la riconquista degli elementi sbandati, dei soci lontani e di nuovi scritti. Ritornavano i soci militari, gli sfollati e per tutti era un dolore la triste storia della Loreto Starace.
Lo zelo apostolico degli assistenti e dei giovani dirigenti fece si che in poco tempo si ripresero tutte le attività in collaborazione delle truppe americane accampate nella zona Scuole all'aperto presso la provvisoria Sede dell’Associazione fu formata una squadra di palla a canestro, che ogni domenica dava prova di capacità e di spirito organizzativo. Riprese le scuole fu giocoforza cedere la sede ormai, bene attrezzata e pulita alla Scuola Marittima. Fu cosi che nel 1945 l’Oratorio Vincenzo Romano divenne sede provvisoria della Loreto Starace sotto la presidenza del giovane studente in ingegneria Salvatore Gaglione. Quivi la splendida sede, 1’ampio cortile fecero aumentare gli iscritti ed anche te attività, a cui si aggiunse quella filodrammatica. Molte recite furono rappresentate con la partecipazione dei giovani e delle loro famiglie. La Messa sociale veniva celebrata nella suddetta sede con la quasi totalità degli iscritti, che con frequenza si avvicinavano al Banchetto Eucaristico. Il Mese Mariano, predicato da P. Onofrio, vide giovani e famiglie intorno alla Madonna ricca di fiori e luci. Nel Mese di Gennaio 1946 la Loreto Starace fu di nuovo senza sede propria ne provvisoria, essendo sorte delle questioni circa l’uso di detto locale, costruito per tutti i fanciulli della Città e non per un sola Associazione. Ciò costrinse il Parroco Liguori a ritirare 1’Associazione dall’Oratorio e tale decisione comporto le di missioni del Consiglio Direttivo comprese quelle dell’Assistente P. Onofrio Mazza e del Presidente Gaglione. La Loreto Starace ebbe come sede la Sacrestia della Parrocchia, come Presidente il giovane capitano Tonino Montella e come Assistente il Diacono S. Maglione in attesa della sua Ordinazione Sacerdotale. Gli anni 1947 e 1948 con la presidenza del giovane Michele Cacace e col Sacerdote Don Salvatore Maglione furono pieni di lavoro e di sacrificio per nuovi elementi sopraggiunti, per mancanza di una vera sede, per carenza di giovani e di dirigenti. Pur tuttavia furono organizzati Campeggi, gite, pellegrinaggi; le attività religiose, caritative e ricreative si susseguivano con esattezza e laboriosità, tanto da vincere il diploma di I premio per la gara di cultura Religiosa 1947. Per la nomina dei dirigenti per il nuovo anno socia1e 1949 sotto la presidenza del giovane Giovanni Cutolo furono organizzate elezioni democratiche con quattro liste di candidati, alla cui votazione parteciparono non solo gli iscritti ma anche gli ex soci tra cui il segretario della D. C. Dott. Ciro Cirillo e gli On. Rubinacci e Mazza, Per il 18 aprile 1948 furono mobilitati tutti gli iscritti per il trionfo del Cristianesimo contro il Comunismo. Fu inoltre in questo periodo fondato un giornale interno ”Lo sperone” diretto dal giovane studente in medicina Stefano Ferrara con la collaborazione degli studenti. Fu questo stesso anno ricorrendo l’Ottantesimo di Fondazione della Gioventù Italiana di A. C. un numeroso gruppo di giovani Loretani si recò a Roma per partecipare alle varie manifestazioni indette dal1a Presidenza Centrale. L’incontro con i trecentomila giovani di A. C. di tutta Italia infervorò ancora di più i giovani della Loreto Starace, che al ritorno in sede si consacrarono totalmente all’apostolato per la conquista di nuovi giovani e ragazzi. Tale campagna di conquista vide aumentare talmente gli iscritti da richiedere nuovi locali attigui alla Parrocchia, lasciando così dopo due anni la sacrestia resasi troppo piccola per 60 soci. La nuova sede adattate alla meglio attirò nuovi ragazzi e si ripresero molte attività tra cui campionati di ping-pong, di calcio, si organizzarono Campeggi fuori città a Letino, Moschiano, Montella con la partecipazione di molti iscritti. Gli effettivi vinsero il I premio del1a gara di cultura Religiosa 1949.
L’Anno Santo 1950 fu 1’anno della definitiva sistemazione della Loreto Starace. Il parroco Mons. Liguori vista la utilità della Gioventù Maschile, che in. varie circostante si era dimostrata vera collaboratrice della Parrocchia, avendo constatato il continuo aumento degli iscritti, su vivo incoraggiamento del vice parroco Don Salvatore Maglione decise la costruzione di un’ampia sede in un giardino di proprietà parrocchiale e di rimpetto alla chiesa. La posa della prima pietra avvenne il novembre dei 1949 l inaugurazione ufficiale con la Benedizione impartita dal Cardinale Ascalesi in Giugno 1950 in ricorrenza delle nozze d’oro sacerdotali del Parroco Liguori. In tale circostanza alcuni mesi dopo su direzione del Presidente Cutolo fu rappresentato in palcoscenico per la prima volta un lavoro sacro riguardante la Devozione alla Madonna del Principio , scritto dallo stesso Parroco. La splendida sede con nuovi giuochi, nuove attrattive, nuove attività, fece aumentare gli iscritti a 120. Fu fondata nel 1952 un fiorente ed attivo gruppo filodrammatico sotto la direzione del giovane Lucio Beffi, che rappresentò molteplici lavori con plausi del pubblico, e in occasione della funesta alluvione dei Polesine fu presentato un lavoro a beneficio degli alluvionati, in un teatro pubblico della città. Alcuni giovani volenterosi si formarono in gruppo per assistere i bisognosi raccogliendo offerte mensili da benefattori e nelle festività natalizie e pasquali dispensavano pacchi di viveri e vestiari ai poveri bisognosi. Per incoraggiare i giovani studenti fu organizzato il Primo Festival della poesia Loretana a cui parteciparono i migliori tra giovani e ragazzi che vennero premiati pubblicamente. Fu per la prima volta in questo periodo rappresentato un lavoro filodrammatico dalla Sezione Aspiranti. Anche lo sport fu una delle attività più fiorenti sotto la guida di Claudio Aliani e di Mario Cacace, tanto che la squadra di calcio vinse un Diploma di I Premio nel Campionato Ragazzi C.- S. 1952. Dopo circa cinque anni di Presidenza Cutolo nel 1953 il giovane Guida Mannella e nominato Presidente dal Parroco Liguori. Si intensificano le attività sopratutto quelle religiose, con ritiri spirituali e cultura religiosa tanto da ottenere il Primo Premio nella Gara di forania sia per i Seniores, sia per gli juniores, si riprese la filodrammatica con Lucio Beffi e Raffaele Di Maio, fu affidato lo sport a Mario Ginelli, che presidente della squadra di Calcio riuscì a portarla vittoriosa ed ottenere il Diploma Campione Campano del C. S. I. partecipando anche alle finali regionali disputatisi a Roma. Nel 1954 un grave lutto colpì la Parrocchia S. M. del Principio e per conseguenza la Loreto Starace con la morte del Parroco Mons. Liguori, che aveva dimostrato tanto amore e comprensione verso la gioventù da sacrificare i suoi beni e i suoi risparmi per la costruzione della Casa del Fanciullo. Le esequie furono imponenti per la presenza numerosa di tutti i soci ed ex soci, di ragazzi e fanciulli, tanto da destare meraviglia e stupore a tutto il popolo. Nel periodo"vacante parrocchia” il Rev. Don Salvatore Maglione, con decreto arcivescovile nominato vicario economo, prese la completa direzione di tutta la Azione Cattolica Parrocchiale. Su richiesta del giovane Mennella di essere esonerato dall’incarico di presidente, fu nominato al suo posto dal Rev. Maglione il giovane ex delegato Aspirante Mario Cacace, che ritornava dal servizio militare. Egli riformò il consiglio direttivo e disciplinò alcune attività. Nell’estate dello stesso anno i giocatori di Ping pong parteciparono e vinsero la Coppa Resurgo messa in palio dalla Associazione Cattolica S. Francesco. Il possesso parrocchiale del Rev. Maglione nel1’Ottobre 1954 vide intorno al Neo Parroco festanti ed acclamanti tutti gli iscritti, quali giovani e ragazzi dimostrarono col loro brio e serenità tutto il loro affetto verso il loro assistente nominato Parroco. Sorte delle questioni e sopraggiunta una crisi del Consiglio Direttivo il Presidente Cacace rassegnò le sue dimissioni e al suo posto fu nominato Mario Gioelli, che dopo aver rinnovato il Consiglio riformo la filodrammatica affidando a Raffaele Di Maio la direzione, a Luca Borriello diede l’incarico della sguadra sportiva, organizzò gite ad Ischia, Acerno, Paestum, un Campeggio a Letino, una colonia marina per tutti i ragazzi della parrocchia e della Associazione.
Inoltre sotto la sua presidenza furono acquistati libri per la Biblioteca per un valore di circa 200.000 lire, si partecipo e si vinse la Coppa Estiva Aspiranti mentre i Seniores vincevano la Gara di Cultura Religiosa. Una questione interna tra dirigenti e soci costrinse Mario Ginelli a dimettersi da presidente nel 1957 dopo tre anni di presidenza. Su decisione del Parroco fu nominato il giovane prof. di Belle Arti Salvatore Raiola, che con la sua prudenza e affabilità riuscì a ristabilire la calma, a riformare il consiglio direttivo, a riprendere tutte le varie attività. Fu organizzato nel 1958 il V Festival della Poesia Loretana, fu fatto un Campeggio a Letino per soli giovani, si vinse la targa Marcozzi per i1 Ping-Pong e, un Diploma con medaglia per la squadra di calcio diretta da M. Ginelli nel Campionato Giovanissimi della lega Giovanile. In questo stesso anno al Rev. Don Gioacchino Vitiello fu affidata la Sezione Aspiranti, che per la prima volta allestì una splendida ed artistica Mostra e presentò vari lavori filodrammatici. Con la presidenza Raiola furono acquistati dischi di musica varia per una ricca discoteca, fu allestito modernamente il palcoscenico ove furono rappresentati molti impegnativi lavori drammatici e comici, la sala fu dotata di eleganti poltroncine e, rinnovata la sede e il cortile. Nell’anno 1958-59 per la Gara di Cultura Religiosa i Seniores vinsero il II Premio diocesano e gli juniores il I premio Foraniale, gli sportivi videro la Sguadra di Calcio Loreto B vincere la Coppa Salesiani, mentre la Squadra A si classificava al primo posto nel girone B della lega Giovanile Vesuviana, i giocatori di Tennis da tavolo vinsero il Trofeo Natalizio 1958 per Aspiranti, la Coppa Italia per i giovani e la Coppa Villaggio libico l959.In occasione dei XX anniversario della fondazione dell'Associazione furono indette varie manifestazioni suddivise in tre tempi. Nel Mese di Luglio sul campo A. Liguori furono organizzate Gare di Atletica leggera a cui parteciparono le varie Associazioni e tra cui risultò vittoriosa per maggior punteggio la squadra Loreto Starace vincitrice della I Coppa Atletica Leggera. Nel mese di Settembre dopo una tre Giorni di Ritiro spirituale, per tutti i Soci furono radunati in una festosa Assemblea tutti gli ex soci, padri di famiglia e giovani, professionisti e lavoratori, ai quali fu illustrata la vita del giovane eroe Loreto Starace e la movimentata vita della Loreto Starace. A ricordo dei giovani soci defunti fu celebrato un rito religioso a suffragio delle loro anime e deposta una corona di fiori ai monumenti dei caduti. In tale circostanza fu inoltre inaugurata una Mostra, del XX unita a quella del GREST, fu messa in palio una Coppa per una Corsa podistica ed un altra per un campionato di Ping Pong, doppio, fu infine festeggiato la partenza per il Seminario del giovane Nicola Ciavolino, prima vocazione della Loreto Starace.Nel terzo tempo nel mese di Dicembre fu presentato un lavoro filodrammatico e in tal occasione furono consegnati Diploma di Soci Onorari, diploma di merito ai più meritevole un diploma di anzianità e merito al giovane Di Lauro Gennaro, iscritto dal 1944 e tesoriere esatto e scrupoloso da1 1950. A chiusura della celebrazione del XX fu fatto un pellegrinaggio a Castellammare alla Tomba di Loreto Starace per affidare al Santo giovane eroe tutti i Loretani, perché tutti potessero imitarlo nell’amore verso Dio, nell’Apostolato verso il prossimo, nel servizio verso la Patria.
Giovane di grande ingegno, di vasta e profonda cultura, di elevata carità, di vita cristiana esemplare fu il modello di apostolato laico. Nacque a Napoli il 26 Marzo 1884, domiciliò a Castellammare, ebbe una fanciullezza serena, una adolescenza pura, una giovinezza ardita. Compì i primi studi in collegi Salesiani, proseguì gli studi superiori a Napoli, si iscrisse all’Università ove conseguì la Laurea in Giurisprudenza ed il diploma di lingua inglese. Col progredire nella cultura sentì ognor più forte l’invito della grazia ad una vita più santa e di apostolato e la seguì fervidamente ovun1ue: a Napoli, a Marsiglia, a Parigi, a Londra, nel Canada e negli Stati Uniti d’America, e le attuò in ogni circostanza in famiglia, nel popolo, nell’università, nell’esercito, in pace e in guerra.Sentendo in. sé la vocazione al Sacerdozio laicale, si diede ad approfondire lo studio della Dottrina Cristiana, del Vangelo e di altre divine scritture e a praticare la vita cristiana in ogni luogo ed in ogni età e in tutti i modi possibili, con la parola, con la stampa, con l'insegnamento, consigliando, confortando, soccorrendo i bisognosi, costruendo Chiese, fondando Associazioni Cattoliche, visitando gli ammalati. Scoppiata la Guerra Mondiale del 1915, prima di partire per il fronte pronunziò nel Municipio di Castellammare le seguenti parole: ”Vado a versare i1 mio sangue non solo per formare un’Italia più grande e più forte, ma specialmente perché divenga più nobile e più pura”. Ufficiale ardimentoso del R. Esercito, in soli 50 giorni di guerra, fu decorato con tre medaglie al valore, una di bronzo e due di argento ed ebbe una proposta di promozione a capitano per merito di guerra. I suoi soldati erano amati da lui come tanti fratelli, erano incoraggiati e spronati all’eroismo, per cui era considerato da essi un amico, un padre, un sacerdote tanto da essere chiamato il tenente santo. Pochi giorni prima di cadere sul fronte scriveva: ” La mia vita è nelle mani di Dio ed io a Lui l’ho già offerta per il bene delle anime”. Il 25 Lug1io 1915 alle ore 10,30 sul Monte S. Michele del Carso, colpito da una granata, cadeva eroicamente nel grido : ”Viva Cristo, Viva l’Italia”. Si immolava così Loreto Starace, che visse da apostolo, mori da eroe, vittima di carità per Iddio, per le anime, per la Patria; perfetto cristiano, intrepido soldato, vittima eroica. Il suo corpo riposa attualmente nel Santuario del S. Cuore in Scanzano di Castellammare di Stabia, in attesa che venga elevato agli onori degli altari. La sua vita possa essere modello a tutti i giovani, perché diventino ferventi cristiani, apostoli infaticabili, cittadini d’italico valore.